Esiste una componente sensoriale (dove fa male) e una componente emotiva (fa male).
Il dolore psichico provoca restringimento del campo delle conoscenze, causa pena e depressione, è uguale al dolore corporeo e si viene a creare una rappresentazione mentale del dolore e del vissuto emotivo. In seguito ad una situazione si ha un emozione e quindi una reazione del corpo per affrontare la nuova situazione. Si viene così a creare un legame fra la rappresentazione e l’emozione con un condizionamento alla paura (S-S) → biofeedback negativo. Esiste una memoria del dolore difficile da valutare perchè soggettiva (dipende dall’esperienza vissuta).
Il dolore causa stress (distress) e quest’ultimo ha effetti negativi sulla salute sia fisica che emotiva. Esiste anche un’aggressività legata al dolore (ferite,dermatiti,otiti,artriti) sia nel cane che nel gatto senza fase di minaccia. Il dolore aumenta l’aggressività quindi NO punizioni fisiche.
Un dolore acuto determina uno stato di depressione acuta (apatia, anoressia, ipersonnia, adipsia, evitamento), un dolore cronico determina invece uno stato di depressione cronica (sonno disturbato, disoressia, enuresi, encopresi).
Un gatto con dolore osteoarticolare cambia stile di vita (non gioca, non salta, no relazione con proprietario), compaiono stati patologici come aggressioni, eliminazioni inappropriate, comportamenti compulsivi, rincorrere e attaccare la propria coda. Importanti sono coma già detto per la gestione dell’ospedalizzato le caratteristiche del ricovero riguardanti anche luce e temperatura.
Nel cane il dolore causa una diminuzione del comportamento alimentare con anoressia, la comparsa di ansia intermittente con aggressioni da irritazione e strumentalizzazione (no minaccia e no arresto), ansia ipnagogica e agitazione nel sonno, aumento delle richieste di attenzione, evitamento e vocalizzazioni (gemiti, ululati, pianti e grida). Attenti alle reazione alle manipolazioni i cani con dermatiti, otiti o patologie articolari.
Il dolore può causare diverse patologie comportamentali:
- fobie (veterinario, luogo, altri cani);
- stato ansioso (ansia intermittente);
- squilibrio gerarchico uomo/cane (cane oggetto di attenzioni e privilegi);
- squilibrio gerarchico cane/cane (cane più irritabile con aumento dei conflitti);
L’evoluzione porta a fobie, distimie bipolari, la patologia comportamentale persiste anche dopo la scomparsa del dolore, così come il comportamento aggressivo.