L’anoressia è spesso un sintomo di una malattia organica ma può esserlo anche di un problema comportamentale come la depressione acuta o uno stato di ansia permanente dovuti a uno stress grave con perdita dei riferimenti territoriali e affettivi, una inibizione generale con anche rifiuto del cibo. Nei soggetti giovani l’anoressia è un urgenza vitale, nel gatto poi bisogna considerare il fatto che dopo 3-5 gironi insorge una grave lipidosi epatica. L’alimentazione forzata poi può aggravare lo stress nel gatto quindi è consigliata una sonda nasogastrica o psicotropi che stimolino l’appetito (mianserina). La bulimia può essere dovuta ad attività di sostituzione in caso di depressione cronica o ansia permanente (animale ossessionato dalla ricerca del cibo); deficit di autocontrollo con perdita del segno di arresto (l’animale mangia finché c’è cibo); malattie organiche come alcuni tumori, disendocrinie o sindrome maldigestione-malassorbimento.
La disoressia (alternanza anoressia-bulimia) porta a pensare a distimie o depressione cronica.
Nel cane per rispettare le regole sociali bisogna far si che il nostro animale mangi senza essere considerato e avere il cibo per un tempo limitato. Durante la pubertà tendono a mangiare in modo irregolare e il proprietario preoccupandosi creano dei rituali intorno al pasto rischiando di alterare e peggiorare il rapporto con il proprio cane. Il cucciolo con problemi di dissocializzazione primaria diventa aggressivo in occasione di qualsiasi minaccia e costrizione anche riguardo al cibo; assumere il cibo solo di notte indicherà problemi di fobia sociale e sindrome da privazione sensoriale, mentre il mangiare solo in presenza dei proprietari indicherà problemi di iperattaccamento o gerarchici.
La pica è normale nei cani fino a 6 mesi (intensa esplorazione orale) e nei gatti fino a 6 settimane, anche la coprofagia è normale fino ai 3-4 mesi. Se la pica persiste oltre i 6 mesi può essere segno di infantilismo persistente (no distacco corretto) ma molto spesso è dovuto ad un deficit degli autocontrolli con Hs-Ha (in questo caso è frequente la distruzione degli oggetti). La comparsa della pica in un cane anziani può essere dovuto a depressione involutiva. Una coprofagia persistente può essere dovuta a rituali innescati intorno a questo comportamento o il risultato di punizioni in seguito ad eliminazioni inappropriate.
Nel gatto non c’è una gerarchia verso il cibo (il primo che arriva mangia) ma a volte ci possono essere gatti despoti. Spesso con il proprietario si creare un rituale che porta al consumo eccessivo di cibo e all’obesità dovuto dal fatto che pochi conoscono il corretto comportamento alimentare del gatto (mangiare poco e spesso) e lo interpretano come un cibo non piacevole e tendono ad offrire continuamente cose nuove al gatto che all’inizio mangerà con gusto per poi tornare a mangiare secondo il suo modo di fare portando quindi ad un circolo vizioso. Inoltre non avendo il cibo a disposizione ad libitum si possono instaurare comportamenti aggressivi in corrispondenza della somministrazione del pasto (sindrome della tigre) con morsi e graffi verso piedi e mani del proprietario. Lasciare il cibo sempre a disposizione e in punti diversi della casa è anche una terapia verso l’ansia da luogo chiuso.
La pica è molto rara nel gatto, spesso abbiamo gatti che succhiano (distacco precoce), se il comportamento persiste si può pensare ad iperattaccamento, depressione cronica o involutiva.
Per ogni evenienza si consiglia di contattare il vostro medico veterinario di fiducia e un veterinario domportamentalista in caso di bisogno di una visita specialistica.