Il gatto è un animale estremamente territoriale e in natura divide il proprio territorio in diverse zone che hanno ruoli e significati diversi fra loro.
Esiste una zona dove il gatto riposa, una zona dove fa i propri bisogni (feci ed urine) un’altra zona dedicata a mangiare e una zona dove caccia. Tutte queste zone sono collegate da sentieri segnati tramite marcature territoriali e sono distanziate le une dalle altre. Lo stesso avviene per quanto riguarda il gatto casalingo e noi dobbiamo rispettare questa particolarità.
Così tanto per iniziare è corretto non porre le ciotole del cibo e dell’acqua accanto alla lettiera, anzi se c’è la possibilità andrebbero messe proprio in stanze differenti.
Il gatto poi è un predatore che nell’arco della giornata fa piccoli ma frequenti pasti così non c’è miglior cosa di lasciare al nostro amico la ciotola piena di croccantini (quantità giornaliera) e sarà lui a gestirsi i pasti nel corso delle 24h. Per imparare meglio questo tipo di comportamento è indicato che il gattino abbia fin da subito questa possibilità di autoregolarsi.
Poi possiamo anche la mattina e la sera aggiungere piccoli extra di cibo umido. L’importante è non somministrare i classici due pasti giornalieri come si fa con un cane (il gatto non è un piccolo cane!). Anche perché questa seconda modalità di somministrazione anche se non sembrerebbe è quella che più probabilmente può portare il gatto verso l’obesità. Per rendere agli occhi del gatto anche più divertente ed coinvolgente il momento del pasto possiamo utilizzare anche più di una ciotola magari mettendole in luoghi diversi e a diverse altezze. L’acqua deve essere sempre fresca e a disposizione (anche in più ciotole). Anche in questo caso possiamo utilizzare particolari ciotole che hanno una fontanella che mantiene in movimento l’acqua rendendo anche il bere un gioco divertente per il gatto.
Per quanto riguarda i bisogni devono essere utilizzate cassette igieniche aperte o scoperte sempre osservando la regola “n” gatti+1 e cioè 1 gatto = 2 lettiere; 2 gatti=3 lettiere ecc ecc.
Anche in questo caso lettiere messe in luoghi diversi, utilizzando una sabbia gradita al proprio gatto e che non abbia odori (per noi può essere profumata ma magari al gatto da fastidio e non la usa) e pulirla spesso (almeno una volta al giorno).
Essendo il gatto una preda oltre che un predatore per la scelta dei luoghi dove riporre ciotole e lettiere bisogna seguire anche altre piccole regole, o meglio, consigli. Infatti sia le ciotole che le lettiere devono essere messe in posti tranquilli, non di passaggio (corridori) non sotto finestre o vicino a porte aperte. Questo perché il gatto per usarle deve sentirsi tranquillo e non minacciato, visto che mentre mangia o fa i propri bisogni non può essere particolarmente attento a quello che lo circonda e a possibili minacce in agguato. Anche il luogo di riposo verrà scelto dal gatto seguendo queste regole; posto tranquillo, sicuro e tenderà a cambiarlo spesso magari ritornando in seguito negli stessi luoghi.
Il territorio del gatto verrà segnato attraverso marcature di vario tipo: facciali, quando si struscia agli oggetti e alle nostre gambe; urinarie, con spruzzi di urina su superfici verticali; e visive, tramite le graffiature su superfici verticali. Queste marcature vengono effettuate sopratutto vicino ai luoghi di passaggio, vicino al luogo di riposo, dove fa i propri bisogni e vicino alle entrate/uscite.
Si consiglia quindi di munirsi di graffiatoi verticali e orizzontali in punti ben visibili della casa.
Molto importante è anche il trasportino che noi utilizziamo per portare fuori il gatto, molto spesso per portarlo dal veterinario. Meglio prendere trasportini chiusi (non a gabbia) e facilmente apribili dall’alto (per gatti paurosi che non escono dalla porticina).
Per non far collegare al gatto il trasportino a eventi spiacevoli si consiglia di lasciarlo sempre a sua disposizione come arredo della casa e ulteriore luogo di riposo. Ogni volta che torniamo a casa dal veterinario è meglio lavare tutto il trasportino con acqua e sapone neutro per togliere tutti i segnali di allarme e paura che il gatto ha lasciato durante il viaggio e la visita medica.
Bisogna far anche abituare il gatto al trasporto in macchina e per questo sono consigliati piccoli brevi tragitti (anche il vialetto di casa la prima volta) in modo che il gatto impari a viaggiare e a restare tranquillo.
Se vi trovate ad avere problemi di gestione e convivenza con il vostro gatto contattate un medico veterinario comportamentalista per risolvere subito il problema prima che peggiori.