Riporto di seguito questo interessante articolo a scopo divulgativo, specificando che l’Ambulatorio Fisioterapia Veterinaria Pisa e l’Ospedale Veterinario di Montichiari sono due entità distinte, pertanto alla fine dell’articolo potete trovare i contatti dell’Ospedale di Montichiari nel caso vogliate rivolgervi a loro.
Protocollo di trattamento dell’ernia discale
con Ossigeno-Ozonoterapia nel cane
A. CASTRINI, E. PRIGNACCA
Ospedale Veterinario, Montichiari, Brescia
RIASSUNTO – Alla luce dei brillanti risultati ottenuti con l’Ossigeno-Ozonoterapia nel trattamento conservativo dell’ernia discale lombare nell’uomo, gli Autori propongono un protocollo di trattamento dell’ernia discale nel cane, patologia riscontrabile nella pratica veterinaria con una certa frequenza ed inparticolare nei cani di razza bassotto e basset hound.
Introduzione
Nel nostro Ospedale da circa un anno applichiamo l’Ossigeno-Ozonoterapia in varie patologie animali ed in particolare abbiamo iniziato il trattamento dell’ernia discale nel cane con tecnica intramuscolo paravertebrale.
Il cane in relazione alla morfologia della sua colonna vertebrale che è costituita da 7 vertebre cervicali, 13 toraciche, 7 lombari e 5 sacrali, può essere predisposto all’ernia discale. Tra le razze canine quelle che risultano essere maggiormente colpite da tale affezione sono il bassotto tedesco ed il basset hound. Anche i cani da pastore possono esserne colpiti mentre risultano essere rarissimii casi segnalati in cani di razza toy 2,4.
L’ernia discale si manifesta prevalentemente a livello dell’area lombare ed in particolare gli spazi discali maggiormente interessati da tale patologia sono gli ultimi cinque lombari coinvolti in percentuale praticamente similare, rarissime sono le ernie a livello cervicale e dorsale.
La diagnosi di ernia discale nel cane viene fatta basandosi inizialmente sul dato clinico, durante l’esame obiettivo viene valutato il treno posteriore provando i riflessi degli arti posteriori, mentre da un punto di vista strumentale la diagnosi veniva fino ad alcuni anni fa confermata con indagine mielografica iniettando alcuni cc di mezzo di contrasto idrosolubile a livello lombare effettuando successivamente proiezioni radiografiche in latero-laterale e dorso-ventrale.
Negli ultimi anni invece con l’introduzione anche in campo veterinario della Tomografia Computerizzata (TAC) e della Risonanza Magnetica (RM) si tendericorrere sempre meno all’indagine mielografica che risulta essere comunque troppo invasiva per l’animale. La TAC viene effettuata con scansioni assiali solitamente dello spessore di 3 mm mirate allo spazio discale interessato dall’ernia, mentre le RM, per il momento poco effettuate in quanto sono pochissimi in Italia i centri veterinari dotati di tale apparecchiatura, vengono effettuate con scansioni multiplanari prevalentemente secondo piani trasversali e sagittali.
La soluzione terapeutica adottata nel trattamento dell’ernia discale nel cane a fronte di un evidente deficit neurologico fino ad ora è sempre stata di tipo chirurgico. L’intervento chirurgico viene eseguito previa anestesia totale incidendo i fasci muscolari esponendo la lamina ossea che viene asportata entrando così nel canale spinale per togliere l’ernia discale. In relazione agli ottimi risultati ottenuti con Ossigeno-Ozonoterapia nell’uomo 1,6 confortati dalla ricerca scientifica sull’animale 3,5 abbiamo voluto trattare con tale tecnica, previo consenso da parte dei proprietari degli animali, due cani portatori di ernia discale lombare.
Materiale e metodi
Abbiamo effettuato trattamenti con O2-O3 in due cani (un bassotto maschio di anni 8 e un basset hound femmina di anni 9) con ernia discale lombare che presentavano alla visita, dolorabilità al treno posteriore, incapacità a sorreggere il peso del corpo, l’arto interessato collassato o trascinato, mancanza di sensibilità a livello della faccia mediale della coscia, del ginocchio, della gamba e del piede.
Riflesso patellare ridotto o assente. Quadro indicativo di una lesione spinale compresa tra L4 e L6. La diagnosi clinica è stata confermata con indagine strumentale T.A.C., che ha documentato un’ernia discale L5-L6 nel bassotto ed un’ernia discale L4-L5 nel basset hound. Per il trattamento abbiamo utilizzato apparecchiatura ALNITEC FUTURA 2 dotata di rilevatore fotometrico della concentrazione in O3 della miscela gassosa.
I cani sono stati preventivamente sottoposti a blanda sedazione per facilitarne il contenimento. Sono state complessivamente effettuate n° 10 sedute terapeutiche, due a settimana per 5 settimane. Il trattamento è stato condotto iniettando 2+2 cc per il bassotto e 3+3 cc per il basset hound, di miscela gassosa di O2-O3 alla concentrazione di 30 mg/ml pungendo bilateralmente intramuscolo in paravertebrale all’altezza dello spazio discale interessato dall’ernia discale. Per l’infiltrazione sono stati utilizzati aghi Terumo da 25 e 27 G. Non è stata effettuata una TAC di controllo per l’eventuale valutazione della riduzione volumetrica dell’ernia. Nel periodo di trattamento non ci siamo avvalsi di alcun supporto farmacologico sia a scopo antalgico che antinfiammatorio.
Risultati
Dopo solo due sedute terapeutiche abbiamo notato una parziale riduzione della sintomatologia dolorosa in entrambi gli animali, mentre già alla sesta seduta in entrambi gli animali si potevano apprezzare notevoli miglioramenti clinici caratterizzati dalla scomparsa del deficit motorio nel bassotto e da un parziale recupero nel basset hound che riprendeva la capacità a sorreggere il peso del corpo.
Al termine del trattamento ambedue gli animali avevano recuperato il deficit neurologico, risultando pertanto completamente guariti.
Abbiamo deciso di non effettuare TAC di controllo, come invece viene regolarmente fatto nell’uomo, in relazione ad alcune considerazioni che vanno dal costo elevato dell’indagine per il proprietario dell’animale, alla necessità di un’anestesia totale del cane per poter effettuare correttamente l’indagine, evitando così un secondo rischio anestesiologico.
Conclusioni
Nella pratica veterinaria esiste una difficoltà oggettiva ad ottenere la disponibilità da parte del proprietario a sottoporre il proprio animale con ernia discale lombare al trattamento con O2-O3. Anche a fronte del fatto che tale procedura risulti miniinvasiva e priva di pericoli per il suo animale, spesso preferisce l’intervento chirurgico nella convinzione di avere una risoluzione più immediata del problema.
Sebbene la nostra casistica sia limitata ed in letteratura non siano ancora stati segnalati casi di trattamento con O2-O3 di ernia discale lombare nel cane, alla luce degli incoraggianti risultati clinici da noi ottenuti vogliamo proporre l’Ossigeno-Ozonoterapia come una valida alternativa al trattamento chirurgico classico dell’ernia discale che riteniamo invasivo, non privo di complicanze, al contrario dell’Ossigeno-Ozonoterapia che risulta di facile applicazione, priva di effetti collaterali e senza controindicazioni.
Bibliografia
- Bocci V: Ossigeno-Ozonoterapia, C.E.A. 2 Bojrab MJ, Eleison GW: Slocum B. Tecnica chirurgica ortopedico-traumatologica, rachide, scheletro appendicolare
- Torino, UTET 2001. 3 Brayda M et Al: Protocollo sperimentale in vivo per la valutazione dell’effetto di miscele di O2-O3 a diverse concentrazioni sul disco intervertebrale. Rivista di Neuroradiologia 14 (Suppl 1): 31-33, 2001. 4 Done SH, Goody PC et Al: Atlante di anatomia veterinaria
- Il cane e il gatto, Torino, UTET, 1997. 5 Iliakis E,Valadakis V et Al: Rationalization of the activity of medical ozone on intervetebral disc a histological and biochemical study. Rivista di Neuroradiologia 14 (Suppl 1): 23-30, 2001. 6 Tabaracci G: L’Ozonoterapia con tecnica classica intramuscolo paravertebrale.Rivista di Neuroradiologia 14 (Suppl 1): 67-70, 2001.
Dr Arturo Castrini
Ospedale Veterinario
viale Europa
25018 Montichiari, Brescia
Tel : 030 9962484