L’ernia cervicale è una patologia invalidante del cane, che può portare a dolori e difficoltà motorie, fino alla paralisi. Nel caso di protrusione, senza erniazione del disco e senza paralisi, spesso è sconsigliato l’intervento chirurgico e vengono prescritti farmaci (di solito cortisone) e riposo. Le terapie complementari possono rappresentare una valida alternativa alle cure conservative tradizionali, in quanto non hanno controindicazioni e consentono al cane di recuperare uno stile di vita normale. Di seguito vengono riportati 6 casi clinici.
Casco Clinico 1: Tao Cocker 11 anni
Tao a giugno del 2013 manifesta segni di ernia cervicale, i sintomi sono zoppia anteriore, dolore, tendenza ad evitare movimenti bruschi e salti sul divano. Viene diagnosticata un’ernia cervicale C5-C6 con risonanza magnetica. Poichè i proprietari non vogliono affrontare l’intervento, cercano terapie alternative e arrivano a Fisioterapia Veterinaria Pisa. Tao viene sottoposto a più sedute di chiropratica, ozonoterapia, agopuntura. A luglio va al mare, nuota, si scuote completamente dall’acqua ed è tornato a saltare sul divano come una volta. Ad oggi non ci sono state recidive.
Caso Clinico 2: Isotta, bassotto 11 anni
Isotta, bassotto, 11 anni. Isotta manifesta dolore nella zona cervicale e si immobilizza quando invece vorrebbe correre in seguito ad uno stimolo come il suono del campanello di casa. Il veterinario diagnostica probabile ernia cervicale e prescrive cortisone e riposo per 15 giorni, ma in questi giorni la sintomatologia di Isotta non cambia.
I proprietari decidono di tentare terapie alternative e trovano Fisioterapia Veterinaria Pisa. Isotta viene sottoposta a 3 sedute, 1 a settimana, di ozonoterapia, agopuntura e chiropratica. Dalla prima seduta Isotta non ha più manifestato alcun sintomo.
Caso Clinico 3: Ringo, meticcio, 8 anni
Ringo viene visitato dal veterinario generico che diagnostica clinicamente una sospetta ernia/protrusione cervicale. I proprietari non vogliono sottoporre il cane a Tac ed eventuale intervento, quindi decidono di cercare delle alternative e arrivano a Fisioterapia Veterinaria Pisa.
Ringo manifestava questi sintomi: testa inclinata verso il basso, con difficoltà a sollevarla, deficit propriocettivo a sinistra (zampa appoggiata col dorso a terra), difficoltà motoria e stanchezza precoce. Con l’uso del cortisone Ringo tornava normale, ma finito il ciclo di terapia i sintomi ricomparivano. Ringo è stato trattato per 2 volte con chiropratica e Tecarterapia ed ha assunto degli integratori. Ringo non ha più manifestato alcun sintomo da 1 anno e mezzo.
Caso Clinico 4: Olivia, chiuaua 9 anni (5 kg!!!)
Olivia manifestava deficit propriocettivi dell’arto anteriore destro e difficotà di movimento anche sul posteriore. E’ stata sottoposta a terapia dapprima con antinfiammatori e successivamente con cortisone, associato a riposo, senza ottenere alcun risultato.
Mi è stata riferita con sospetto di ernia cervicale ed è stata sottoposta a 3 sedute di agopuntura e ozonoterapia e la sintomatologia è scomparsa totalmente nell’arco di 10 gg.
Caso 5: Vicky, beagle 5 anni.
Vicky manifestava i segni di ernia cervicale, trovava sollievo con l’applicazione del collare, ma ciò le impediva una vita normale. Vicky talvolta si immobilizzava con il collare anche per 4 ore consecutive. I farmaci antinfimmatori ed il cortisone successivamente non avevano sortito alcun effetto, quindi mi è stata riferita.
Ho sottoposto Vicky a 4 sedute di agopuntura, chiropratica e ozonoterapia e in 15 gg ha cessato di manifestare i sintomi. Questa la lettera inviatami dalla proprietaria:
“Mia cara Valentina,
ti sto facendo una pubblictà senza sosta e sono felice di poterti dire che la mia beagle di green hill Vicky sta benissimo e che l’ernia cervicale è un incubo ormai passato!!!!
Ti mando una sua foto mentre si scatena con la sua amica Carlotta.
Ti abbraccio forte!!!!
Con enorme riconoscenza,
Barbara Silvia Calamai”
Caso 6: Frida, Dobermann, 11 anni.
Frida manifestava i segni della wobbler con incoordinazione e atassia, è stata inoltre rilevata un’ernia cervicale tramite risonanza magnetica. La possibilità dell’intervento è stata esclusa per l’età dell’animale e la proprietaria ha deciso di individuare una via alternativa all’uso di farmaci a vita, che tra l’altro non le recavano giovamento.
Frida viene sottoposta 1 volta a settimana ad agopuntura, ozonoterapia, chiropratica e tapis roulant in acqua. La proprietaria testimonia che Frida è tornata a correre in giardino come prima, salta e non cade più all’indietro sebbene i segni dell’atassia non siano totalmente scomparsi, Frida è tornata a svolgere una vita normale.
Dott.ssa Valentina Taccini – Fisioterapia Veterinaria Pisa™